Luogo:
Cividale del Friuli - sponda destra del fiume Natisone, dopo
il nuovo ponte urbano all'interno della caserma "Mario Francescatto".
Anno:
1978 - Trentennale della Costituzione repubblicana.
Comittente/Finanziatore:
Amministrazione Militare - Comune di Cividale del Friuli - ANPI.
Tipologia:
Monumento - Blocco in pietra piasentina.
Riferimento GPS:
46° 05' 22" N-----13°
25' 23" E-----131 m slm.
Cosa ricorda:
La fucilazione a opera dei nazi-fascisti di almeno 105 persone:
partigiani, militari e civili.
Descrizione del monumento:
Si tratta di un blocco di pietra Piasentina riportante la seguente
epigrafe:
AI MILITARI, PARTIGIANI
E CIVILI NOTI ED IGNOTI
CADUTI SU QUESTE SPONDE DEL NATISONE VITTIME DELLA
FEROCIA NAZISTA, PER GLI IDEALI DI LIBERTA
GUERRA DI LIBERAZIONE 1943 - 1945
Nota storica:
"A sud della caserma allora recintata in modo diverso dall'attuale,
oltre le sue mura, sulla sponda destra del fiume Natisone dove
il terreno a tratti pianeggiante forma terrazzi che gradatamente
scendono al fiume, si coltivano ortaggi in "campicelli di
guerra" ideati dal regime fascista sulla spinta autarchica
del momento prebellico e per sopperire alla fame dei ceti non
privilegiati.
In questo contesto agreste prevale la coltura della verza, tant'è
che il luogo, divenuto in seguito così triste, viene denominato
in gergo popolare: "ciamp des verzis".
Questo luogo. Il cui ricordo mai si è spento nei cittadini,
è destinato a divenire sinistramente tragico, testimonianza
di oppressione, crudeltà e barbarie: dal settembre 1943
all'aprile 1945 decine, centinaia - si dice - di partigiani,
militari, civili, spesso innocenti - la cui identità purtroppo
si può dimostrare solo in alcuni casi - vengono sistematicamente
falciati dal piombo nazista; i loro corpi buttati nelle fosse
scavate dalle vittime stesse e coperti con la terra intrisa di
sangue.
Una raccolta paziente di testimonianze e documenti mi consentono
di ricostruire questo barbaro eccidio che ha iniziato il 2 ottobre
1943 con la fucilazione dell'operaio Antonio Rieppi di Cividale,
di anni 24, e termina con quella del militare Aloisio Zorzi da
Merano, di anni 22, avvenuta all'alba del 1° maggio 1945."
Note:
Le fucilazioni avvenivano sul muro esterno della caserma "Principe
di Piemonte". Alla fine della guerra la caserma venne rinominata
a "Mario Francescatto" e la zona delle fucilazioni
venne ricompresa all'interno della zona militare impedendone
così la fruizione civile e pubblica.
Dal 1978, a seguito della realizzazione del monumento, in occasione
dell'anniversario della fucilazione di 8 Partigiani al campo
sportivo "Martiri della Libertà", la domenica
più prossima al 18 dicembre, avviene la Commemorazione
delle fucilazioni alle "Fosse del Natisone", a cura
del Comune di Cividale del Friuli e dell'Amministrazione Militare.
La Caserma è ormai dismessa e si attende il passaggio
formale della proprietà all'Amministrazione comunale.
Bibliografia:
Le notizie sono riportate dal fondamentale lavoro del prof: Giuseppe
Jacolutti "Le Fosse del Natisone" pubblicato a cura
dell'Amministrazione comunale di Cividale del Friuli in data
30 maggio 1978.
Archivio storico ANPI - Cividale del Friuli.
Nota redazionale:
La scheda
può essere liberamente riprodotta citando "scheda
a cura dell'ANPI - Cividale del Friuli".
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