-
 

ANPI
Cividale del Friuli

croce in ricordo della
fucilazione dei fratelli Quarina

 

-

Luogo:
Cividale del Friuli - Località Fortino.

Anno:

Comittente:

Tipologia:
Croce in ferro battuto (non è stato possibile accertarne ancora la presenza a causa dello stato di abbandono del luogo).

Riferimento GPS:
46°06'11" N
-----13°25'30" E-----210 m slm.

Chi ricorda:
Il 5 ottobre 1943, Dante Quarina di anni 22 e Pio Quarina di anni 25, entrambi di Cividale (chiamati i fratelli "Tignola"), appartenenti a gruppi attivi di Partigiani costituitisi dopo l'8 settembre, parteciparono ad un'azione di combattimento contro una pattuglia tedesca, in località Ponte San Qurino, ove rimase ucciso un graduato tedesco.
I due fratelli, fatti prigionieri, furono trasportati alla caserma "Zucchi" e il giorno 12 ottobre 1943, furono portati in località "Fortino" e fucilati.
Due giorni dopo il Decano Monsignor Valentino Liva, venuto a conoscenza del fatto, eludendo di notte la sorveglianza tedesca e aiutato da alcuni concittadini muniti di una carretta, provvide a ricuperare le salme poi sepolte nel cimitero di Sanguarzo. (1)

Una ulteriore testimonianza documentale ci viene dai quaderni di Don Quaiattini:

"14.10.43 Giovedì - (…) Sul Fortino furono rinvenuti due cadaveri giustiziati dai tedeschi: si credeva fossero i due giovani di Orsaria e il parroco D. Fior mi mandò a chiamare, ma siccome io non avrei potuto riconoscerli perché manco dal paese da 21 anni, ha pregato mio cognato Pizzoni Celerino (?) di andarci. Egli andò coi carabinieri ma dichiarò che non erano i due di Orsaria. (…)"
"23.10.43 Sabato - Ho saputo giorni fa da Mons. Liva chi sono i due fucilati ritrovati sul Fortino di Cividale di cui ho parlato in data 14 p.p. Sono i Quarina di S.Guarzo di cui uno faceva lo spavaldo ed è una vera liberazione pel paese, giacchè andava minacciando di rappresaglia da parte dei ribelli se non gli si davano quello che chiedeva. La sorella dei giustiziati(,) ignara della sentenza eseguita, si presentò a Mons. Liva con una supplica per il comando tedesco. Il Decano le chiese se uno dei suoi fratelli aveva il pizzo, era biondo, se aveva vestiti buoni. Man mano che ricordava questi connotati la sorella li confermava: erano proprio i connotati dei due disgraziati del Fortino. (…)." (2)

Fonte:
(1) - Testimonianza di Giuseppe Jacolutti "Sella" - Archivio ANPI Cividale del Friuli
(2) - Don Giuseppe Quaiattini - Quaderni

Bibliografia/fonti:
Archivio storico ANPI - Cividale del Friuli.

Nota redazionale:
La scheda può essere liberamente riprodotta citando "scheda a cura dell'ANPI - Cividale del Friuli".

Download:
Per scaricare la scheda in formato pdf


-