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Il 30 marzo
2004 veniva istituita, per legge e con voto bipartisan
la Giornata del Ricordo. Questa legge, fino dalla
sua istituzione, ha purtroppo fallito nel suo intento di mettere
in luce la complessa vicenda del confine orientale,
diventando nei fatti uno strumento ideologico usato per evitare
di riconoscere che tutte le tragedie perpetrate in queste zone
sono state conseguenza delle politiche di brutale repressione
e aggressione dellItalia fascista, oltre che dalla consegna
delle nostre terre alloccupante nazista.
Una delle tante
vittime civili di queste drammatiche vicende storiche è
Norma Cossetto, una giovane ragazza di Santa Domenica di Visinada
(Istria) il cui corpo fu recuperato nel dicembre del 1943 nella
foiba di Surani nei pressi di Antignana (sempre in Istria).
La Giunta Comunale di Cividale, accogliendo la richiesta formulata
circa un anno fa dallAssociazione Nazionale Ufficiali in
Congedo dItalia-FVG di Udine, ha autorizzato la collocazione
in città di un monumento a lei dedicato, che andrà
ad aggiungersi alle numerosissime targhe, lapidi, intitolazioni
e monumenti che in tutto il territorio nazionale ricordano questa
figura.
Nel rispetto che dobbiamo a tutte le vittime della guerra, sottolineiamo
che ledificazione di tale monumento (a Cividale o nelle
altre parti dItalia) non è unoperazione neutra.
È piuttosto lennesima iniziativa ideologica, volta
a parole a ricordare una persona uccisa perché italiana
(anche se in Istria in quel periodo a moltissimi italiani non
fu torto un capello), ma che nei fatti celebra litalianità
più violenta e aggressiva che contrassegnò il Confine
Orientale. Norma Cossetto è una vittima civile di guerra
e nulla giustifica il suo assassinio, ma non si può non
ricordare che venne uccisa non perché italiana, ma, in
un contesto di violenza e sopraffazione promosso dal regime fascista
in quelle zone per tutto il Ventennio, in quanto nemica dei resistenti
(sloveni, croati e italiani).
Cividale del Friuli,
3 febbraio 2025 |
ANPI
- sezione di Cividale del Friuli |